Lexsential con Sabrina Peron insegna diritto d’autore al Progress MFN di Milano Film Network

L’avvocata Sabrina Peron, of counsel di Lexsential tiene due lezioni di Diritto d’autore nell’ambito del workshop che  Milano Film Network organizza anche quest’anno.

L’iniziativa, alla sua IX edizione, si rivolge a giovani autori e ha l’obiettivo di confrontare e condividere esperienze organizzative, produttive e sperimentali e di diventare riferimento per l’intero settore cinematografico e televisivo.

L’iniziativa,  In Progress MFN, è strutturata come laboratorio per lo sviluppo di progetti audiovisivi rivolto a sceneggiatori e registi aspiranti emergenti ed esordienti.

Il programma prevede una serie di incontri che iniziano il 20 aprile, in parte online e in parte in presenza (questi ultimi nella sede di Milano).

I mentor della IX edizione di In Progress MFN sono nomi significativi del panorama cinematografico:

  • Michelangelo Frammartino (Il dono, Le quattro volte, Il buco);
  • Carlo Hintermann (The Dark Side of the Sun, The Book of Vision);
  • Alessandro Rossetto (Piccola Patria, Effetto Domino, The Italian Banker).

Il percorso formativo si articola, oltre che sui temi direttamente connessi con la produzione di prodotti audiovisivi, in una serie di approfondimenti teorico-pratici sviluppati da professionisti di profilo internazionale, tra i quali spicca Sabrina Peron.

Quest’anno il workshop si concluderà al Lido di Venezia nelle date del Venice Production Bridge – in occasione del Festival Biennale del Cinema, con il Milano Industry Days – MID by MFN dal 30 agosto al 3 settembre 2024.

L’evento premierà i migliori lavori. Tra i premi viene consegnato ai vincitori anche un buono per una consulenza legale alla stesura di un contratto di cessione diritti d’autore curato dall’avvocata Sabrina Peron.


Sabrina Peron, è esperta in diritto dell’informazione, diritto d’autore e diritto sportivo. Nota per le sue pubblicazioni e la partecipazione a numerosi convegni, insegna presso diverse istituzioni milanesi su temi legali.
Oltre alla sua carriera legale, dirige una rivista di filosofia e fa parte del consiglio editoriale di riviste giuridiche come «Responsabilità civile e previdenza» ed «OlympiaLex Review».
È componente di diverse commissioni legali tra cui “Diritto dello Sport e Eventi Sportivi” dell’Ordine degli Avvocati di Milano, nonché dell’Arbitro Bancario Finanziario (ABF) per il Collegio di Milano e ha ricevuto premi prestigiosi come «The Triple Crow of Open Water Swimming». 

Vincenzo Jandoli su Italia Oggi commenta la importante sentenza della Corte di Giustizia UE sui diritti musicali

L’avv. Vincenzo Jandoli, partner di Lexsential è autore di un articolo pubblicato oggi dal quotidiano ItaliaOggi che riguarda la sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea che ha bocciato le esclusive nazionali nella gestione della proprietà intellettuale.

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La corte di giustizia boccia le esclusive nazionali nella gestione della proprietà intellettuale

Diritti d’autore senza confini

I giudici Ue: nessun privilegio per gli intermediari italiani

Nessun privilegio per gli intermediari italiani dei diritti d’autore.

La restrizione delle attività di gestione alle sole società italiane è illegittima. Lo ha deciso la Corte di Giustizia Ue con sentenza del 21 marzo 2024, relativa alla causa C‑10/22: Liberi editori e autori (LEA) contro Jamendo SA. LEA è un’associazione di editori e autori incaricata di licenziare l’uso del repertorio amministrato da Soundreef su territorio italiano.

In Italia l’attività di intermediazione in materia di diritti d’autore è riservata in via esclusiva alla Società italiana degli autori ed editori (S.I.A.E.) e altri enti italiani iscritti nell’elenco degli organismi legittimati all’intermediazione dei diritti d’autore.

Tra questi la Lea. La Jamendo, società di diritto lussemburghese, è un’entità di gestione indipendente dei diritti d’autore non iscritta a detto elenco.

Poiché la Jamendo stava svolgendo la propria attività in Italia, Lea si è rivolta al tribunale di Roma per inibire la stessa dal proseguire detta attività, poiché non era iscritta in detto albo e in quando non fosse di diritto italiano.

Il Tribunale di Roma si è rivolto alla Corte di Giustizia Ue chiedendo se la direttiva [2014/26] sulla gestione collettiva dei diritti d’autore osti a una normativa di uno stato Ue che escluda la possibilità per le entità di gestione indipendenti di un altro paese Ue di prestare servizi nel primo di tali stati.

La Corte ha osservato che la normativa esistente in Italia, art.180 della legge sul diritto d’Autore (L’attività di intermediario per gestione dei diritti di rappresentazione, di esecuzione, di recitazione, di radiodiffusione di opere tutelate, è riservata in via esclusiva alla S.I.A.E. ed agli altri organismi di gestione collettiva di cui al decreto legislativo 15 marzo 2017, n. 35) è una restrizione alla concorrenza.

Tuttavia, ha aggiunto che per costante giurisprudenza, la tutela dei diritti di proprietà intellettuale costituisce un motivo imperativo di interesse generale (sentenza del 27 febbraio 2014) che può derogare al divieto delle restrizioni sulla libera concorrenza. E l’art.180 può essere giustificata per la protezione del diritto d’autore. Tuttavia, la Corte ha osservato che questo articolo poiché impedisce del tutto a qualsiasi entità di gestione indipendente, a prescindere dagli obblighi normativi cui essa è soggetta in forza del diritto nazionale dello Stato membro in cui è stabilita, di esercitare una libertà fondamentale garantita dal Trattato UE, risulta andare oltre quanto è necessario per proteggere il diritto d’autore.

Pertanto, la Corte ha ritenuto che la normativa italiana contestata non sia compatibile col diritto Ue. E ha concluso che l’art. 56 del Trattato Ue in combinato disposto con la direttiva 2014/26/UE del 26 febbraio 2014, sulla gestione collettiva dei diritti d’autore e dei diritti connessi e sulla concessione di licenze multiterritoriali per i diritti su opere musicali per l’uso online nel mercato interno, osta alla preclusione di società di gestione straniere.

Risarcimento da diffamazione, Sabrina Peron firma una nota a sentenza per Giuffrè Francis Lefebvre

L’avv. Sabrina Peron, of counsel di Lexsential, ha pubblicato per RiDaRe Jus di Giuffrè Francis Lefebvre una nota di commento a una sentenza di Cassazione (Cass. Civ. sez. III, 26 giugno 2023, n. 18217),  in merito alla corretta applicazione delle Tabelle di Milano per il risarcimento dei danni non patrimoniali. Il caso in esame concerne la delicata questione della quantificazione dei danni non patrimoniali nelle fattispecie di diffamazione tramite mass-media.

In questi casi, la liquidazione equitativa del danno non patrimoniale ha sempre presentato elementi di difficoltà. In quest’ottica le Tabelle di Milano, negli anni sono diventate un punto di riferimento da parte delle varie corti di merito. La loro adozione ovviamente è, e rimane, meramente facoltativa essendo rimessa alla piena discrezionalità dei giudici di merito.

La Corte di cassazione con la sentenza in commento ha espresso il principio in forza del quale nel momento in cui il giudice di merito nella motivazione della sentenza da atto di adottare i parametri indicati nelle tabelle, deve poi correttamente inquadrare gli elementi fattuali della fattispecie concreta con i criteri generali ed astratti enunciati nelle cinque categorie di gravità dell’illecito diffamatorio enucleati nelle Tabelle di Milano.

Nel caso deciso nella sentenza in commento i criteri fattuali sopra descritti erano in evidente contrasto con i criteri enunciati dalle citate tabelle per sussumere la violazione dell’onore e del decoro in un alveo di tenue gravità e la sentenza è così incorsa nel vizio di «motivazione apparente, non potendosi riscontrare conseguenzialità logica tra i criteri fissati nelle premesse e quelli seguiti in conclusione».

Per leggere l’articolo completo consultare il sito dell’Editore Giuffrè Francis Lefebvre.


Sabrina Peron assiste clienti, italiani e stranieri, nei settori del diritto dell’informazione, in particolare dell’informazione economica e finanziaria, del diritto d’autore, diritto sportivo e tutela diritti della personalità: reputazione, privacy, oblio, immagine e identità personale. È conosciuta e apprezzata anche per le numerose pubblicazioni in riviste giuridiche e la sua partecipazione ai convegni.

Vincenzo Jandoli interviene su Italia Oggi sulla proposta di regolamento per la Compentence Center che si occuperà di royalty per brevetti SEP.

Il quotidiano economico e giuridico Italia Oggi ha pubblicato un contributo a firma dell’Avv. Vincenzo Jandoli, equity partner di Lexsential, in merito alla proposta di regolamento sugli Standards Essential Patents. Ne riportiamo di seguito un estratto.

Conciliazione per i brevetti SEP

Ieri si è riunita la Commissione del parlamento europeo per una prima votazione sulla proposta di regolamento europeo relativo ai brevetti essenziali meglio noti come Standard Essential Patents (SEP).

Nella proposta di regolamento è prevista, quale principale novità, l’istituzione di un organo istituzione chiave: il Competence Center presso l’Ufficio europeo di tutela della proprietà intellettuale (Euipo) ad Alicante, in Spagna. Tra i suoi compiti rientrerà la gestione della fase di conciliazione obbligatoriamente preliminare a qualunque contenzioso in caso di violazione di SEP e determinazione della royalty per il loro utilizzo.

Prima di analizzare i singoli compiti di questo centro è opportuno, però, un chiarimento su cosa siano i SEP e le relative licenze.

SEP è un brevetto che rivendica un’invenzione che dev’essere necessariamente (nel senso che non vi è altra strada percorribile) utilizzata (per esempio dai produttori di dispositivi mobili) per conformarsi a uno standard tecnico (un complesso di requisiti tecnici a cui i prodotti realizzati in un determinato settore devono uniformarsi).

Ciò al fine ultimo di permettere l’interoperabilità (reciproca compatibilità) tra dispositivi di diversi produttori (tipico esempio: lo standard WiFi, o 4G o 5G).

La dichiarazione di essenzialità di un brevetto per un determinato standard è fatta dal titolare stesso del brevetto, che è tenuto a concedere in licenza SEP a condizioni eque, ragionevoli e non discriminatorie (Fair, Reasonable, and non-discriminatory, da cui l’acronimo FRAND).

La licenza è necessaria in quanto, se il prodotto è compatibile con lo standard, allora riprodurrà necessariamente l’insegnamento brevettato, e la sua produzione o commercializzazione integrerà – in assenza di licenza- una contraffazione.


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Sabrina Peron interviene sulle discriminazioni di genere nello sport

La rivista «Nuoto.com» ha pubblicato una riflessione a firma dell’Avv. Sabrina Peron, of counsel di Lexsential, in merito alla partecipazione di atleti transgender alle competizioni di nuoto in acque libere.
Ne riportiamo di seguito un estratto.

Riflessioni aperte sugli atleti transgender e il nuoto in acque libere

Il “Daily News Of Open Water Swimming” ha recentemente pubblicato un interessante articolo, a firma di Steven Munatones(nuotatore di acque libere e autore di numerosi articoli e libri in materia – a questo link la sua biografia DNOWS – Le notizie quotidiane sul nuoto in acque libere (dailynewsofopenwaterswimming.com), per stimolare il dibattito della comunità di nuoto in acque libere sugli atleti transgender.

L’articolo muove da una duplice constatazione.

Da un lato, la constatazione delle polemiche e delle discussioni che hanno attraversato il mondo del nuoto negli USA dopo che Lia Thomas è diventata la prima atleta transgender a vincere una gara della NCAA Division I ai campionati del 2022 (in proposito si rinvia al nostro articolo a questo link Nuoto: alla ricerca del difficile equilibrio tra inclusività e parità di condizioni – Nuoto.com). Polemiche che hanno interessato soprattutto la questione di un possibile vantaggio delle atlete transgender su quelle cinsgender, vantaggio che potrebbe essere non del tutto eliminato dalle cure ormonali.

Dall’altro lato, constatazione che nel nuoto in acque libere tutto sommato vi è un certo bilanciamento di risultati tra uomini e donne; anzi quest’ultime  soprattutto nelle ultramaratone – hanno stabilito record assoluti Si pensi ad Arianna Bridi e a Marcela Cunha che nel 2020 si sono classificate al 1° e 2° posto assoluto nella storica Maratona Capri-Napoli di 36 km in 6 ore e 4 minuti, battendo il record assoluto maschile e femminile; oppure a SarahThomas, finora la prima ed unica persona al mondo ad attraversare a nuoto la Manica per quattro volte consecutive (nuotando circa 84 miglia in 54 ore e 10 minuti) e il North Channel per due volte consecutive (notando circa 45 miglia in 21 ore e 46 minuti).


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Nota a sentenza di Sabrina Peron sul diritto all’aggiornamento delle notizie di cronaca.

La «Rivista Giuridica Sarda» ha pubblicato una nota a sentenza a firma dell’Avv. Sabrina Peron, of counsel di Lexsential di commento alla sentenza della Corte d’appello di Cagliari n. 519/2021 che riguarda il diritto all’aggiornamento delle notizie pubblicate sulle testate on-line.

Il principio giuridico sul quale ruotano la pronuncia e il commento, ribadito dalla Corte, è che: «Per le testate giornalistiche non sussiste alcun obbligo generale e automatico di aggiornamento e/o di rimozione delle notizie una volta che sia trascorso un determinato lasso di tempo; tuttavia, l’interessato ha sempre diritto di richiedere l’aggiornamento e/o la cancellazione dei suoi dati.

Il diritto all’aggiornamento della notizia, che si traduce nella facoltà di richiedere alla testata giornalistica l’aggiornamento dei propri dati, risponde, per un verso, e in via prioritaria, all’interesse del singolo a non vedere la rappresentazione della propria identità vincolata ad informazioni non contestualizzate con le vicende successive e, quindi, parziali e sostanzialmente non vere; per altro verso risponde indirettamente anche all’interesse della collettività ad un’informazione tempestiva e, soprattutto, corretta e completa».

Il commento è stato ripreso anche dal quotidiano Italia Oggi in data 17 gennaio 2024.
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Corte d’appello di Cagliari, 15 dicembre 2021, n. 591 con nota di Sabrina Peron

«Il diritto all’aggiornamento delle notizie di cronaca»

La fattispecie per cui è causa ha origine da un caso di cronaca giudiziaria: un soggetto viene arrestato in presunta fragranza di reato di furto di piante d’olivo. Il quotidiano l’Editrice Alfa, in data 10.3.2008, dИ la notizia dell’arresto con un articolo nel quale riporta anche i dati personali dell’arrestato (nome, cognome, residenza e etИ). A seguito della convalida dell’arresto e del rinvio a giudizio, in data 11.3.2008, viene pubblicato un secondo articolo di aggiornamento. Entrambi gli articoli vengono diffusi anche tramite la testata on-line del quotidiano. Successivamente, con sentenza del 29.5.2009 (quindi dopo circa 14 mesi dalla pubblicazione degli articoli sopra citati), il tribunale pronuncia assoluzione con formula piena, il quotidiano non dИ perШ notizia circa l’esito favorevole del processo.

Nel corso del 2009, il soggetto interessato constatato che digitando il proprio nominativo sui motori di ricerca era ancora possibile visualizzare i due articoli che lo riguardavano richiedeva al direttore responsabile del quotidiano (con tre lettere

raccomandate inviate tra luglio e dicembre 2009) di «espungere dal web gli articoli in questione e di dare notizia dell’assoluzione dedicando all’aggiornamento della notizia lo stesso spazio grafico riservato agli articoli precedenti». Non avendo ricevuto alcun riscontro e constatato che alla data di notifica dell’atto di citazione uno dei due articoli era ancora visibile on-line, veniva adito il Tribunale di Cagliari per dirimere la controversia. In particolar modo, lamentando la lesione dei propri «diritti al nome, immagine, identitИ personale, onore, decoro e reputazione, per illegittima violazione

dei limiti della continenza e della pertinenza nell’esercizio del diritto di cronaca», l’interessato richiedeva la pubblicazione del dispositivo della sentenza e della notizia inerente all’assoluzione con il medesimo spazio grafico riservato all’articolo, oltre al risarcimento dei danni morali quantificati in € 50.000,00.

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Lexsential cresce con l’arrivo di 13 nuovi avvocati

Lexsential – lo studio fondato nel 2021 da Stefano Candela, Pasquale Di Mino e Mino Pennetta ai quali si è successivamente aggiunto Ezio La Rosa, con sedi a Milano, Londra e Madrid – si arricchisce con l’ingresso di 13 avvocati che condividono la comune provenienza da un importante studio indipendente milanese e rafforza la sua presenza sul mercato degli avvocati d’affari, aprendo la practice di diritto industriale e della proprietà intellettuale.

Vincenzo Jandoli, Vincenzo Piccarreta, Agata Sobol e Gianpiero Zingari entrano in Lexsential come equity partner insieme a Giuseppe Colica, Eleonora d’Orta e Agnieszka Janusz (salary partner), Gianluca Pojaghi (of counsel) e Sofia Bernardini, Costanza Brighi, Maria Magro, Andrea Mocchi Valdo, Dario Palmas che collaboreranno come associates.

Vincenzo Jandoli assume la carica di chairman e Stefano Candela di managing partner dello studio di Milano e Madrid, mentre Mino Pennetta continuerà a guidare lo studio di Londra e il team di banking & finance.

«Ci conosciamo tutti, abbiamo lavorato insieme per molto tempo, costruendo un affiatamento eccellente di alta professionalità, grazie al quale riusciamo a individuare le soluzioni più efficaci e creative per il cliente» – commenta Vincenzo Jandoli. «La nostra comune formazione ed esperienza nel settore della proprietà industriale e intellettuale ci ha consentito di occuparci di diversi settori strategici per l’economia: dal farmaceutico, alla moda e al lusso, dal design alla meccanica di precisione, dal software e dalle “nuove tecnologie” a media, pubblicità, editoria e molto altro ancora».

Oltre che nel settore della proprietà industriale e intellettuale, i professionisti in arrivo in Lexsential rinforzeranno lo studio anche sul fronte del diritto societario e fallimentare, grazie al team condotto dal socio Gianpiero Zingari.

Lexsential, con l’ingresso dei nuovi professionisti, arriva a contare 11 soci e una trentina di collaboratori, oltre a paralegal e staff, e aggiunge – alla propria presenza in Italia, Regno Unito, Spagna e Stati Uniti – anche un Polish desk che assiste clienti polacchi con interessi nelle giurisdizioni in cui lo studio opera. 

«I nostri clienti ci stanno supportando in questa scelta – dichiara Stefano Candela – e la hanno accolta con grande favore.
La practice di IP assume un ruolo chiave nella nostra offerta di servizi che vanno dalla finanza strutturata al corporate, M&A e restructuring, rivolta a grandi società, ma anche a piccole medie imprese e start-up in forte crescita e, in genere, a iniziative dalla natura fortemente innovativa.
Nel mercato dell’innovazione, i brevetti e la proprietà industriale sono infatti un asset primario, che esige grande attenzione e non può prescindere da una squadra numerosa con profonde competenze specifiche.
Lexsential, grazie all’arrivo dei nuovi professionisti, veri fuoriclasse, consolida la propria clientela e accelera il processo di espansione alimentato anche dal prossimo ingresso di giovani talenti che andranno a rinforzare i vari team». 


Lexsential dà il benvenuto a Sabrina Peron

I soci dello studio Lexsential danno il loro benvenuto all’avvocato Sabrina Peron che entra a far parte dello studio per occuparsi di diritto dell’informazione e d’autore e per rinforzare i gruppi di lavoro di diritto sportivo e privacy.

Il profilo di Sabrina è a dir poco poliedrico. La sua esperienza spazia dal diritto dell’informazione -in particolare quella finanziaria ed economica- fino a coprire la protezione dei diritti della personalità (reputazione, privacy, diritto all’oblio, immagine e identità personale), diritto d’autore e diritto sportivo, settori nei quali è nota anche grazie alle numerose pubblicazioni di cui è autrice e alle conferenze che ha tenuto.

Alla professione che esercita dal 1995, anche avanti alle Corti superiori (2008), affianca una intensa attività editoriale, come direttore responsabile di “Materiali di Estetica”, rivista di filosofia edita dall’Università Statale di Milano e componente del consiglio editoriale delle riviste giuridiche «Responsabilità civile e previdenza» ed «OlympiaLex Review», prima rivista italiana dedicata al diritto sportivo. È inoltre membro della Commissione di “Diritto dello Sport e Eventi Sportivi” dell’Ordine degli Avvocati di Milano, nonché dell’Arbitro Bancario Finanziario (ABF) per il Collegio di Milano

«L’esperienza di Sabrina non è condensabile in poche righe – ha commentato Stefano Candela – la sua personalità e versatilità sono gli elementi più preziosi del suo bagaglio professionale. È un privilegio per noi accoglierla nello studio dove siamo sicuri si sentirà libera di esprimersi al meglio».

«Sono entusiasta di questa scelta – ha aggiunto Sabrina Peron – con alcuni dei colleghi di Lexsential ho già lavorato e trovo molto stimolante la proposta di collaborazione. L’esperienza che lo studio ha fatto in questi pochi anni di vita è davvero impressionante, come crescita e affermazione, una squadra davvero ben assortita».

Sabrina Peron ha anche ricevuto il prestigioso Premio Gianni Brera nel 2019 e il Premio Sport e Civiltà nel 2018, oltre a essere la prima italiana a ricevere «The Triple Crow of Open Water Swimming» per avere attraversato a nuoto la Manica (2020), il Catalina Channel (2015), e aver circumnavigato, sempre a nuoto, l’isola di Manhattan (2018).

Il 5 ottobre un evento dedicato alla prevenzione del tumore ovarico presso lo studio Lexsential

Un evento dedicato alla prevenzione del tumore ovarico con l’intervento di luminari del settore e un’asta benefica a favore dell’associazione Alessandraxledonne: l’appuntamento è a Milano giovedì 5 ottobre, alle 18.30, presso lo studio legale Lexsential di via Conservatorio 17.

Nell’ambito del gala annuale dello studio fondato dall’avvocato Stefano Candela, un’iniziativa solidale per promuovere la divulgazione scientifica e sensibilizzare il pubblico sulle malattie oncologiche, in particolare il tumore alle ovaie, tra i più insidiosi per le donne. Per l’occasione intervengono il professor Giovanni Scambia, direttore scientifico del Policlinico Gemelli di Roma, e il dottor Marco Elefanti, direttore dello stesso istituto.

Durante la serata è in programma un’asta benefica con in vendita venti opere dell’artista peruviano Fernando Otero: il ricavato sarà interamente devoluto all’associazione Alessandraxledonne, che opera soprattutto in Puglia, fondata nel 2018 da Anna Peluso in memoria della sorella Alessandra.
La raccolta fondi ha come obiettivo il sostegno a livello territoriale dell’associazione, da anni impegnata nel supporto dei pazienti oncologici e dei caregiver salentini. In particolare, le offerte raccolte contribuiranno al completamento del progetto Call4Ideas – AlediAleHealth attualmente in corso e lanciato in collaborazione con l’ospedale Cardinale Panico di Tricase e il supporto dell’oncologo Emiliano Tamburini, l’Asl di Lecce e UniSalento.

Entrata libera su prenotazione chiamando il numero 02.76.01.81.18 oppure scrivendo una mail all’indirizzo sbasuino@lexsential.com.

Lexsential coinvolto nell’acquisizione di 187 da parte di Allstar (Novomatic)

BLF Studio Legale, ha assistito Allstar S.r.l., società facente parte del Gruppo Novomatic Italia attiva nel settore del gaming sotto il marchio Admiral, nell’acquisizione di 187 S.r.l., società totalmente controllata da LED, primario player in Italia nel settore dei centri divertimento e intrattenimento.
BLF Studio Legale ha agito in cooperazione con la direzione legale di Novomatic.
Il venditore è stato assistito da Lexsential con un team composto dai soci Stefano Candela (nella foto al centro) e Pasquale Di Mino (nella foto a sinistra) e dalle associate Teresa Candela, Marta Cosi e Silvia Sarracino.
Per gli aspetti fiscali 187 è stata assistita da Mazars.
Leggi qui l’articolo completo.